Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Ciro riconosciuto IntraText CT - Lettura del testo |
AST.
Parmi di respirar. Non so s'io deggia
Alla speme del colpo o alla stanchezza
Quel soave languor, che per le vene
Dolcemente mi serpe. Ah! forse a questo
Umil tetto lo deggio, in cui non sanno
Entrar le abitatrici
D'ogni soglio real cure infelici.
Languidi gli occhi miei... (s’addormenta)
CAMB.
Che veggo, amici dèi! Dorme il tiranno! (esce)
Barbaro re, con tante furie in petto,
Come puoi riposar? Vindici numi,
Quel sonno è un'opra vostra. Il sangue indegno
Da me volete: io v'ubbidisco. Ah, mori! (snudando la spada)
AST.
CAMB.
(trattenendosi) Aimè! si desta.
Aita!
CAMB.
Ei vide
L'acciaro balenar. (vuol celarsi, poi si ferma, accorgendosi che Astiage sogna)
CAMB.
Ciro! Parlò sognando. Eh! cada ormai:
Cada il crudele. (in atto di ferire)