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Pietro Metastasio Ciro riconosciuto IntraText CT - Lettura del testo |
AST.
È quello
Di Mitridate il figlio? (Ad Arpago a parte)
ARP.
AST.
Oh dèi,
Che nobil volto! Il portamento altero
Poco s'accorda alla natia capanna.
ARP.
È ver; ma l'apparenza inganna.
Il nostro re? (ad Arpalice a parte)
Sì.
Sensi di tenerezza e di rispetto). (da sé)
AST.
(Parlar seco è imprudenza:
Partasi). (s’incammina e poi si ferma)
ARP.
AST.
(ad Arpago a parte) Arpago, e pure
In quel sembiante un non so che ritrovo,
Che non distinguo e non mi giunge nuovo.
ARP.
(Aimè!)
Pria che mi lasci, (appressandosi al re)
ARP.
È a me la sorte tua: parlando, aggravi
Il suo dolor.
Più non favello. (ritirandosi)
ARP.
E ancora,
Signor, non vai? Qual maraviglia è questa?
Perché cambi color? Che mai t'arresta?
AST.
Che intenerir mi fa.
(Ah! se non fosse mio,