Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Demetrio IntraText CT - Lettura del testo |
Dove sei? Non m’ascolti! In van ti chiamo; T’attendo in van. Barsene, (a Barsene, che sopraggiunge) Mi rechi forse? Il mio diletto Alceste Forse tornò? |
|
BARS. |
Volesse il Cielo! Io vengo, Regina, ad affrettarti. Il popol tutto Per la tardanza tua mormora e freme. Non puoi senza periglio Più differir. |
Misera me! Si vada (in atto di patire, e poi si ferma) Dunque a sceglier lo sposo. Oh Dio! Barsene, |
|
BARS. |
Qual arte è questa Di tormentar te stessa, ove non sono, |
È figurato Forse il dover, che mi costringe a farmi Serva fino alla morte a chi non amo? A chi, forse chiedendo |
|
BARS. |
Del talamo fecondo, il tempo e l’uso, |
Mi ritrovasse ad altro sposo in braccio, Che sarebbe di lui, Che sarebbe di me? Tremo in pensarlo. Qual pentimento avrei Dell’incostanza mia! Qual egli avrebbe |
|
BARS. |
Come sperar ch’ei torni? Omai trascorsa È un’intera stagion da che trafitto Cadde il tuo genitor. Sai che al suo fianco Sempre Alceste pugnò; né più novella |
BARS. |
Quando ritorni, Più infelice sarai. Se a lui ti doni, Di cento oltraggi il merto; e se l’escludi, Uccidi Alceste: onde il di lui ritorno T’esporrebbe al cimento |