MITR.
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Inutile pietà!
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FEN.
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Mitrane amico,
Cleonice dov’è?
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MITR.
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Costretta, al fine
S’incammina alla scelta.
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FEN.
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Ecco perdute
Tutte le cure mie.
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MITR.
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Perché?
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FEN.
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Conviene
Ch’io sveli alla tua fede un grande arcano.
Tacilo e mi consiglia.
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MITR.
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A me ti fida:
Impegno l’onor mio.
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FEN.
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Già ti sovviene
Che ‘l barbaro Alessandro,
Di Cleonice genitor, dal trono
Scacciò Demetrio il nostro re.
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MITR.
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Saranno
Omai sei lustri, e n’ho presente il caso.
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FEN.
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Sai che Demetrio oppresso
Morì nel duro esilio, e inteso avrai
Che pargoletto in fasce
Seco il figlio morì.
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MITR.
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Rammento ancora
che Demetrio ebbe nome.
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FEN.
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Or sappi, amico,
Che vive il real germe,
Ed a te non ignoto.
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MITR.
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Il ver mi narri,
O pur fole son queste?
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FEN.
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Anche più ti dirò. Vive in Alceste.
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MITR.
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Numi, che ascolto!
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FEN.
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In queste braccia il padre
Lo depose fuggendo. Ei mi prescrisse
Di nominarlo Alceste. Al sen mi strinse,
E dividendo i baci
Tra il figlio e me, s’intenerì, mi disse:
‘Conserva il caro pegno
Al genitore, alla vendetta, al regno’.
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MITR.
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Or la ragion comprendo
Del tuo zelo per lui. Ma per qual fine
Celarlo tanto?
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FEN.
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Avventurar non volli
Una vita sì cara. Io sparsi ad arte
Che Demetrio vivea:
Tacqui che fosse Alceste. E questa voce
Contro Alessandro a sollevar di Creta
Sai che l’armi bastò. Sai che ’l tiranno
Nella pugna morì. Ma vario effetto
Il nome di Demetrio
Produce in Siria. Ambiziosi i grandi
Niegan fede alla fama, onde bisogna
Soccorso esterno a stabilirlo in soglio.
Da’ Cretensi l’attendo,
Ma in vano giungerà. Lontano è Alceste:
Non so s’ei viva; e Cleonice intanto
Elegge un re.
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MITR.
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Ma Cleonice elegga:
Sempre, quando ritorni, e che ’l soccorso
Abbia di Creta, Alceste
Vendicar si potrà.
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FEN.
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Questa non era,
Mitrane, il mio pensier. Sperai che un giorno,
Fatto consorte a Cleonice, Alceste
Ricuperasse il regno
Senza toglierlo a lei. L’eccelsa donna
Degna è di possederlo. A tale oggetto
Alimentai l’affetto
Nel cor d’entrambi; e se il destin... Ma perdo
L’ore in querele. Io di mie cure, amico,
Ti chiamo a parte. Avrem dell’opra il frutto,
Sol che tempo s’acquisti. Andiam: si cerchi
D’interromper la scelta. Al caso estremo
S’avventuri il segreto. In faccia al mondo
Tu mi seconda; e, se coll’armi è d’uopo,
Tu coll’armi m’assisti.
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MITR.
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Ecco tutto il mio sangue. In miglior uso
Mai versar nol potrò. Chiamasi acquisto
Il perdere una vita
A favor del suo re. Sì bella morte
Invidiata saria.
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FEN.
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Vieni al mio seno,
Generoso vassallo. Ai detti tuoi
Sento per tenerezza
Il ciglio inumidir, sento nel petto
Rinvigorir la speme, e veggo un raggio
Del favor degli dèi nel tuo coraggio.
Ogni procella infida
Varco sicuro e franco
Colla virtù per guida,
Colla ragione al fianco,
Colla mia gloria in sen.
Virtù fedel mi rende,
Ragion mi fa più forte;
La gloria mi difende
Dalla seconda morte
Dopo il mio fato almen. (parte)
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