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Pietro Metastasio
Demetrio

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SCENA SETTIMA

 

Luogo magnifico, con trono da un lato e sedili in faccia al suddetto trono, per li grandi del regno. Vista in prospetto del gran porto di Seleucia con molo. Navi illuminate per solennizzare l’elezione del nuovo re.

 

Cleonice, preceduta dai grandi del regno, seguìta da Fenicio e da Olinto; guardie e popolo.

 

CORO

Ogni nume ed ogni diva

Sia presente al gran momento,

Che palesa il nostro re.

PRIMO CORO

Scenda Marte, Amor discenda

Senza spada e senza benda.

SECONDO CORO

Coll’ulivo e colla face

Imeneo venga e la Pace.

PRIMO CORO

Venga Giove ed abbia a lato

Gli altri dèi, la Sorte e ’l Fato.

SECONDO CORO

Ma non abbia in questa riva

I suoi fulmini con sé.

CORO

Ogni nume ed ogni diva

Sia presente al gran momento,

Che palesa il nostro re.

 

(Nel tempo che si canta il suddetto coro, Cleonice, servita da Fenicio, va in trono a sedere)

 

OLI.

Dal tuo labbro, o regina, il suo monarca

La Siria tutta impaziente attende.

Risolvi. Ognuno il gran momento affretta

Con silenzio modesto.

CLEON.

Sedete. (Oh dei, che gran momento è questo!)

(siedono Fenicio, Olinto e gli altri grandi)

FEN.

(Che mai farò?)

CLEON.

Voi m’innalzaste al trono:

Son grata al vostro amor; ma troppo è il peso

Che uniste al dono. E chi, fra tanti uguali

Di merti e di natali,

Incerto non saria? Ne’ miei pensieri

Dubbiosa, irresoluta, or questo or quello

Ricuso, eleggo; e mille faccio e mille

Cangiamenti in un’ora.

A sceglier vengo, e sono incerta ancora.

FEN.

E ben, prendi, o regina,

Maggior tempo a pensar.

OLI.

Come!

FEN.

T’accheta.

Teco tanto indiscreta (a Cleonice)

Non è la Siria; e ognun di noi conosce

Quanto è grande il cimento.

OLI.

È dunque poco

Il giro di tre lune? In questa guisa,

Cleonice, potrai

Prometter sempre e non risolver mai.

FEN.

Audace! e chi ti rese

Temerario a tal segno?

OLI.

Il zelo, il giusto,

Il periglio di lei. Se ancor delusa

Oggi resta la Siria, io non so dirti

Dove giunger potrebbe

L’intolleranza sua.

FEN.

Potrebbe forse

Pentirsi dell’ardir. Chi siede in trono

Leggi non soffre. Il numero degli anni,

Se mi scema vigore,

Non mi toglie coraggio. Il sangue mio

Per la sua libertà

Tutto si verserà...

CLEON.

Fenicio, oh Dio!

Non risvegliar, ti prego,

Nuove discordie. Il differir che giova?

Sempre incerta sarei.

Udite. Io sceglierò...

FEN.

Sceglier non déi.

(S’avventuri l’arcano).

CLEON.

A noi che porta

Frettoloso Mitrane? (vedendo venir Mitrane)

 

 

 




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