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Pietro Metastasio Demetrio IntraText CT - Lettura del testo |
Luogo magnifico, con trono da un lato e sedili in faccia al suddetto trono, per li grandi del regno. Vista in prospetto del gran porto di Seleucia con molo. Navi illuminate per solennizzare l’elezione del nuovo re.
Cleonice, preceduta dai grandi del regno, seguìta da Fenicio e da Olinto; guardie e popolo.
Ma non abbia in questa riva I suoi fulmini con sé. |
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(Nel tempo che si canta il suddetto coro, Cleonice, servita da Fenicio, va in trono a sedere)
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OLI. |
Dal tuo labbro, o regina, il suo monarca La Siria tutta impaziente attende. |
FEN. |
(Che mai farò?) |
Voi m’innalzaste al trono: Son grata al vostro amor; ma troppo è il peso Che uniste al dono. E chi, fra tanti uguali Incerto non saria? Ne’ miei pensieri Dubbiosa, irresoluta, or questo or quello Ricuso, eleggo; e mille faccio e mille Cangiamenti in un’ora. |
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FEN. |
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OLI. |
Come! |
FEN. |
T’accheta. Teco tanto indiscreta (a Cleonice) |
OLI. |
È dunque poco Il giro di tre lune? In questa guisa, Cleonice, potrai |
FEN. |
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OLI. |
Il periglio di lei. Se ancor delusa Oggi resta la Siria, io non so dirti Dove giunger potrebbe L’intolleranza sua. |
FEN. |
Potrebbe forse Pentirsi dell’ardir. Chi siede in trono Leggi non soffre. Il numero degli anni, Non mi toglie coraggio. Il sangue mio Per la sua libertà Tutto si verserà... |
Non risvegliar, ti prego, Nuove discordie. Il differir che giova? Sempre incerta sarei. |
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FEN. |
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A noi che porta Frettoloso Mitrane? (vedendo venir Mitrane) |