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Pietro Metastasio
Demofoonte

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SCENA QUINTA

 

Creusa, Demofonte, Adrasto con Olinto per mano, e Dircea,

l’un dopo l’altro, da parti opposte, e detto.

 

CRE.

Timante!

TIM.

Ah! principessa; ah! perché mai

Morir non mi lasciasti?

DEM.

Amato figlio!

TIM.

Ah! no, con questo nome

Non chiamarmi mai più.

CRE.

Forse non sai...

TIM.

Troppo, troppo ho saputo!

DEM.

Un caro amplesso,

Pegno del mio perdon... Come! t’involi

Dalle paterne braccia?

TIM.

Ardir non ho di rimirarti in faccia.

CRE.

Ma perché?

DEM.

Ma che avvenne?

ADR.

Ecco il tuo figlio:

Consolati, signor.

TIM.

Dagli occhi, Adrasto,

Toglimi quel bambin.

DIR.

Sposo adorato!

TIM.

Parti, parti, Dircea!

DIR.

Da te mi scacci

In così giocondo?

TIM.

Dove, misero me! dove m’ascondo?

DIR.

Ferma!

DEM.

Senti!

CRE.

T’arresta!

TIM.

Ah! voi credete

Consolarmi, crudeli, e m’uccidete.

DEM.

Ma da chi fuggi?

TIM.

Io fuggo

Dagli uomini, dai numi,

Da voi tutti e da me.

DIR.

Ma dove andrai?

TIM.

Ove non splenda il sole,

Ove non sian viventi, ove sepolta

La memoria di me sempre rimanga.

DEM.

E il padre?

ADR.

E il figlio?

DIR.

E la tua sposa?

TIM.

Oh Dio!

Non parlate così. Padre, consorte,

Figlio, german son dolci nomi agli altri;

Ma per me sono orrori.

CRE.

E la cagione?

TIM.

Non curate saperla:

Scordatevi di me.

DIR.

Deh! per quei primi

Fortunati momenti in cui ti piacqui...

TIM.

Taci, Dircea.

DIR.

Per que’ soavi nodi...

TIM.

Ma taci, per pietà! Tu mi trafiggi

L’anima, e non lo sai.

DIR.

Già che si poco

Curi la sposa, almen ti muova il figlio.

Guardalo: è quell’istesso

Che altre volte ti mosse;

Guardalo: è sangue tuo.

TIM.

Così nol fosse!

DIR.

Ma in che peccò? perché lo sdegni? a lui

Perché nieghi uno sguardo? Osserva, osserva

Le pargolette palme

Come solleva a te: quanto vuol dirti

Con quel riso innocente!

TIM.

Ah! se sapessi,

Infelice bambin, quel che saprai

Per tua vergogna un giorno,

Lieto così non mi verresti intorno.

 

Misero pargoletto,

Il tuo destin non sai.

Ah! non gli dite mai

Qual era il genitor.

Come in un punto, oh Dio,

Tutto cambiò d’aspetto!

Voi foste il mio diletto,

Voi siete il mio terror. (parte)

 

 

 




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