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Pietro Metastasio
Demofoonte

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SCENA OTTAVA

 

Creusa sola.

 

CRE.

Qual terra è questa! Io perché venni a parte

Delle miserie altrui? Quante in un giorno,

Quante il caso ne aduna! Ire crudeli

Tra figlio e genitor, vittime umane,

Contaminati tempii,

Infelici imenei. Mancava solo

Che tremar si dovesse

Senza saper perché. Ma troppo, o sorte,

È violento il tuo furor: conviene

Che passi o scemi. In così rea fortuna

Parte è di speme il non averne alcuna.

 

Non dura una sventura

Quando a tal segno avanza:

Principio è di speranza

L’eccesso del timor.

Tutto si muta in breve;

E il nostro stato è tale,

Che, se mutar si deve,

Sempre sarà miglior. (parte)

 

 

 




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