Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Metastasio
Didone abbandonata

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena terza - Didone, Selene, Osmida

 

DID. Parte così, così mi lascia Enea!

Che vuol dir quel silenzio? In che son rea?

SEL. Ei pensa abbandonarti.

Contrastano in quel core,

so chi vincerà, gloria ed amore.

DID. È gloria abbandonarmi?

OSM. (Si deluda). Regina,

il cor d'Enea non penetrò Selene.

Dalla reggia de' Mori

qui giunger dee l'ambasciatore Arbace...

DID. Che perciò?

OSM. Le tue nozze

chiederà il re superbo; e teme Enea

che tu ceda alla forza e a lui ti doni.

Perciò, così partendo,

fugge il dolor di rimirarti...

DID. Intendo.

Vanne, amata germana,

dal cor d'Enea sgombra i sospetti, e digli

che a lui non mi torrà se non la morte.

SEL. (A questo ancor tu mi condanni, o Sorte!)

Dirò che fida sei;

su la mia riposa:

sarò per te pietosa;

(per me crudel sarò).

Sapranno i labbri miei

scoprirgli il tuo desio.

(Ma la mia pena, oh Dio!

come nasconderò?)

 




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License