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Pietro Metastasio
Didone abbandonata

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Scena ottava - Araspe

 

ARA. Empio! L'orror, che porta

il rimorso d'un fallo anche felice,

la pace fra' disastri,

che produce virtù, come non senti?

O sostegno del mondo,

degli uomini ornamento e degli dei,

bella virtù, la scorta mia tu sei.

Se dalle stelle tu non sei guida

fra le procelle dell'onda infida,

mai per quest'alma calma non v'è.

Tu m'assicuri ne' miei perigli;

nelle sventure tu mi consigli,

e sol contento sento per te.

 




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