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Pietro Metastasio Didone abbandonata IntraText CT - Lettura del testo |
Se più tarda d'Arbace era l'aita,
sotto colpo inumano oggi cadea.
DID. Il traditor qual è, dove dimora?
OSM. Miralo: nella destra ha il ferro ancora.
ARA. Del mio signor la gloria e il dover mio.
disapprova...
ma il mio non fu delitto, e non mi pento.
ARA. Tornerei mille volte a far l'istesso.
custodite costui.
in te tanta virtude io non credea.
Sappi che il viver tuo d'Araspe è dono:
che il tuo sangue vogl'io: che Iarba io sono.
non chiude in seno: un mentitor tu sei.
Si disarmi.
IARBA Nessuno
avvicinarsi ardisca, o ch'io lo sveno.
fin ch'io genti raccolga: a me ti fida.
serba ad uopo miglior. Che più s'aspetta?
O si renda, o svenato al piè mi cada.
DID. Frenar l'alma orgogliosa
tua cura sia.