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Pietro Metastasio
Didone abbandonata

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Scena diciassettesima - Didone, Enea

 

DID. Enea, salvo già sei

dalla crudel ferita.

Per me serban gli dei sì bella vita.

ENEA Oh Dio, regina!

DID. Ancora

forse della mia fede incerto stai?

ENEA No: più funeste assai

son le sventure mie. Vuole il destino...

DID. Chiari i tuoi sensi esponi.

ENEA Vuol... (mi sento morir) ch'io t'abbandoni.

DID. M'abbandoni! Perché?

ENEA Di Giove il cenno,

l'ombra del genitor, la patria, il Cielo,

la promessa, il dover, l'onor, la fama

alle sponde d'Italia oggi mi chiama.

La mia lunga dimora

pur troppo degli dei mosse lo sdegno.

DID. E così fin ad ora,

perfido, mi celasti il tuo disegno?

ENEA Fu pietà.

DID. Che pietà? Mendace il labbro

fedeltà mi giurava,

e intanto il cor pensava

come lunge da me volgere il piede!

A chi, misera me! darò più fede?

Vil rifiuto dell'onde,

io l'accolgo dal lido; io lo ristoro

dalle ingiurie del mar: le navi e l'armi

già disperse io gli rendo; e gli do loco

nel mio cor, nel mio regno; e questo è poco.

Di cento re per lui,

ricusando l'amor, gli sdegni irrìto:

ecco poi la mercede.

A chi, misera me! darò più fede?

ENEA Fin ch'io viva, o Didone,

dolce memoria al mio pensier sarai:

partirei giammai,

se per voler de' numi io non dovessi

consacrare il mio affanno

all'impero latino.

DID. Veramente non hanno

altra cura gli dei che il tuo destino.

ENEA Io resterò, se vuoi

che si renda spergiuro un infelice.

DID. No: sarei debitrice

dell'impero del mondo a' figli tuoi.

Va pur: siegui il tuo fato:

cerca d'Italia il regno: all'onde, ai venti

confida pur la speme tua; ma senti.

Farà quell'onde istesse

delle vendette mie ministre il Cielo:

e tardi allor pentito

d'aver creduto all'elemento insano,

richiamerai la tua Didone in vano.

ENEA Se mi vedessi il core...

DID. Lasciami, traditore!

ENEA Almen dal labbro mio

con volto meno irato

prendi l'ultimo addio.

DID. Lasciami, ingrato.

ENEA E pur con tanto sdegno

non hai ragion di condannarmi.

DID. Indegno!

Non ha ragione, ingrato,

un core abbandonato

da chi giurogli ?

Anime innamorate,

se la provaste mai,

ditelo voi per me!

Perfido! tu lo sai

se in premio un tradimento

io meritai da te.

E qual sarà tormento,

anime innamorate,

se questo mio non è?

 




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