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Pietro Metastasio Didone abbandonata IntraText CT - Lettura del testo |
de' Mori il re sotto il mentito Arbace.
Ma, sia qual più gli piace, egli m'offese:
e senz'altra dimora,
o suddito o sovrano, io vuo' che mora.
OSM. Sempre in me de' tuoi cenni
il più fedele esecutor vedrai.
OSM. E qual premio, o regina? Adopro in vano
occupa solo Enea tutto il tuo core.
DID. Taci, non rammentar quel nome odiato.
è un'alma senza legge e senza fede.
Contro me stessa ho sdegno,
OSM. Se lo torni a mirar, ti placherai.
DID. Ritornarlo a mirar! Per fin ch'io viva
mai più non mi vedrà quell'alma rea.
SEL. Qui presso
che sospira il piacer di rimirarti.
DID. Temerario! Che venga. Osmida, parti.
tutta del cor la libertà t'invola.
DID. Non tormentarmi più; lasciami sola.