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IARBA Così strane venture io non
intendo.
Pietà nel mio nemico,
infedeltà nel mio seguace io
trovo.
Ah forse a danno mio
l'uno e l'altro congiura.
Ma di lor non ho cura.
Pietà finga il rivale,
sia l'amico fallace,
non sarà di timor Iarba capace.
Fosca nube il sol ricopra,
o si scopra il ciel sereno,
non si cangia il cor nel seno,
non si turba il mio pensier.
Le vicende della sorte
imparai con alma forte
dalle fasce a non temer.
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