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Pietro Metastasio L'endimione IntraText CT - Lettura del testo |
DIA. |
Dove, dove ti sprona Endimion, cor mio? Lascia la traccia E qui dove, cadendo L'onda biancheggia, e poi divisa in mille Spruzza sul prato il cristallino umore, |
END. |
Ovunque io mi rivolga, Sempre di grave error quest'alma è rea. Se da te m'allontano, |
END. |
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DIA. |
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END. |
Dunque senza timore |
DIA. |
Sol presso al tuo bel volto io son felice,
Fra le stelle o fra le piante, Nel tuo ciglio ho la mia sorte,
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END. |
Oh quanta invidia avranno |
DIA. |
Oh quanta meraviglia Riceveran gli Dei! Ma di lor non mi cale. Venere in grembo al suo leggiadro Adone; Fugga l'aurora, e per le Greche arene Si stanchi appresso al cacciator d'Atene. |
END. |
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DIA. |
Per te medesimo il giuro, O de' conforti miei dolce tormento, O de' tormenti miei dolce conforto. Sempre, qual più ti piace, A te sarò vicina, Cacciatrice mi brami, o peregrina. |
END. |
Intanto io della caccia Vado a disciorre il concertato impegno. |
DIA. |
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END. |
Parto da te per non partir più mai.
Lunge da le, mio ben; Meco non viene. Le sue catene.
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