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Pietro Metastasio Ezio IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA PRIMA
Parte del Foro romano con trono imperiale da un lato. Vista di Roma illuminata in tempo di notte, con archi trionfali ed altri apparati festivi, apprestati per celebrare le feste decennali e per onorare il ritorno d’Ezio, vincitore d’Attila.
Valentiniano, Massimo, Varo, con pretoriani e popolo.
MASS. |
Non celebrò d’ogni secondo lustro L’ultimo dì. Di tante faci il lume |
VAL. |
Che a mio favor sino alle stelle invia Il popolo fedel: le pompe ammiro: Attendo il vincitor: tutte cagioni Di gioia a me. Ma la più grande è quella, |
MASS. |
Apprese Fulvia a non bramare il soglio, |
VAL. |
Fulvia io vorrei Amante più, men rispettosa. |
MASS. |
È vano |
VAL. |
De’ doni che mi fa la sorte amica. (Valentiniano va sul trono, servito da Varo) |
MASS. |