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Pietro Metastasio Ezio IntraText CT - Lettura del testo |
FUL. |
Che fo? Dove mi volgo? Egual delitto È il parlare e il tacer. Se parlo, oh Dio! Son parricida, e nel pensarlo io tremo. Giunge il mio bene. Ah! che all’idea funesta S’agghiaccia il sangue, e intorno al cor s’arresta! Ah, qual consiglio mai... |
FUL. |
Ah, fuggi! In te del tradimento |
FUL. |
Ma, se Cesare istesso il reo ti chiama, S’io stessa l’ascoltai! |
Ma crederlo non può. S’anche un momento Giungesse a dubitarne, ove si volga Vede la mia difesa. Italia, il mondo, La sua grandezza, il conservato impero Rinfacciar gli saprà che non è vero. |
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FUL. |
Vendicata saria; ma chi m’accerta D’una pronta difesa? Ah! s’io ti perdo, |
FUL. |
E dove fondi Questa tua sicurezza? Forse nel tuo valore? Ezio, gli eroi Son pur mortali, e il numero gli opprime. |
La sicurezza mia, Fulvia, è riposta Che rimorsi non ha; nell’innocenza, Che paga è di se stessa; in questa mano, Necessaria all’impero. Augusto al fine Qual dura impresa è ristorarne il danno. |