Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Ezio IntraText CT - Lettura del testo |
VAL. |
Onoria, non partir. Per mio riposo Forse poco a te caro, offrir la mano. Questi ci offese, è ver; ma il nostro stato |
ONOR. |
|
VAL. |
Pur troppo. Ho pena, Germana in profferirlo. Io dal tuo labbro Rimproveri ne attendo. A me dirai Ch’è reo di poca fé, che son gli oltraggi |
ONOR. |
(Rifiutarlo or dovrei; ma...) Senti. Al fine, |
MASS. |
Io non intendo. Ezio t’insidia, e pensi Solamente a premiarlo? |
VAL. |
|
ONOR. |
|
MASS. |
E come? |
VAL. |
Un messaggier di lui La richiesta in un foglio. È questo un segno Che il suo fasto mancò. Non è l’offerta Vergognosa per te. Stringi uno sposo, A cui servono i re: barbaro, è vero; Ma che può, raddolcito |
ONOR. |
|
VAL. |
E che! Degg’io Consigliarmi con lui? Questo a che giova? |
ONOR. |
Giova per avvilirlo e perché meno Necessario si creda: |
VAL. |
Egli il saprà; ma intanto Posso del tuo consenso |
ONOR. |
No: prima io voglio Vederti salvo. Il traditor si cerchi, Onoria spiegherà gli affetti suoi.
|