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Pietro Metastasio Ezio IntraText CT - Lettura del testo |
Campidoglio antico, con popolo
Massimo senza manto, con séguito; poi Varo.
MASS. |
Inorridisci, o Roma: D’Attila lo spavento, il duce invitto, Il tuo liberator cadde trafitto. E chi l’uccise? Ah! l’omicida ingiusto Fu l’invidia d’Augusto. Ecco in qual guisa Premia un tiranno. Or che farà di noi Chi tanto merto opprime? Ah! vendicate, Romani, il vostro eroe. La gloria antica Rammentatevi omai: da un giogo indegno Liberate la patria, e difendete L’onor, la vita, le consorti e i figli. (in atto di partire) |
MASS. |
Varo, t’accheta, o al mio pensier t’appiglia. Stringa il ferro e mi segua. (tutti snudan la spada) (accennando il Campidoglio) Ecco il sentiero, Onde avrà libertà Roma e l’impero. (parte, seguìto da tutti, verso il Campidoglio) |
E poi Roma solleva alla vendetta. Va, traditor... Ma qual tumulto è questo? (s’ode brevissimo strepito di trombe e timpani)
Già risonar d’intorno Al Campidoglio io sento Di cento voci e cento |