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Pietro Metastasio Ipermestra IntraText CT - Lettura del testo |
Linceo solo, poi Elpinice e Plistene, l’un dopo l’altro.
LIN. |
Questi son gl’imenei! son d’una sposa Questi i dolci trasporti! in questa guisa Ipermestra m’accoglie! Onde quel pianto? Quell’affanno perché? di qualche fallo Mi crede reo? qualche rival nascosto Di maligno velen sparse a mio danno Forse quel cor? Ma chi ardirebbe... Ah! questo Vindice acciar nell’empie vene... Oh vano, |
ELP. |
Fortunato Linceo, contenta a segno Son io de’ tuoi contenti... |
LIN. |
Ah! principessa, L’anima mi trafiggi. Io de’ mortali, Io sono il più infelice. |
ELP. |
Tu! come? |
In questo amplesso |
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LIN. |
Amico, ah! per pietà, non tormentarmi. |
Perché? |
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LIN. |
Son disperato. |
ELP. |
Or che alla bella Ipermestra t’accoppia un caro laccio, Disperato tu sei? |
LIN. |
Ipermestra da sé; vieta Ipermestra Ch’io le parli d’amor; non più suo bene Ipermestra cangiò, non è più quella. |
Che dici? |
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LIN. |
Ah! se v’è noto |
ELP. |
T’inganni: Ipermestra non ama |
LIN. |
E dunque Perché da sé mi scaccia? Perché fugge da me? così turbata Perché m’accoglie? |
E la vedesti? |
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LIN. |
Or parte Da questo loco. |
ELP. |
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LIN. |
Così morto foss’io pria d’ascoltarla!
Ho in odio me stesso, |