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Pietro Metastasio Ipermestra IntraText CT - Lettura del testo |
Logge interne nella reggia D’Argo. Veduta da un lato di vastissima campagna, irrigata dal fiume Inaco; e dall’altro di maestose ruine d’antiche fabbriche.
Danao e Adrasto da diverse parti.
ADR. |
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DAN. |
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ADR. |
Il vidi. |
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DAN. |
Ti parlò? |
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ADR. |
Lo volea: molto propose, Più volte incominciò; ma un senso intero Mai compir non poté. Torbido, acceso, Sospirava e fremea. Vidi che a forza Su gli occhi trattenea lagrime incerte Fra l’ira e fra l’amor. Senza spiegarsi |
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DAN. |
Ah! non tel dissi, Adrasto? Era Elpinice De’ cenni miei. |
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ADR. |
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DAN. |
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ADR. |
Per ora |
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DAN. |
Ah! corri, Va; di lui t’assicura, e fa... Ma temo Che a suo favor... Meglio sarà... No; troppo Il colpo ha di periglio. Io mi confondo. Deh! consigliami, Adrasto. |
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ADR. |
Or nella reggia Farò che de’ custodi Il numero s’accresca. Al prence intorno Chi ne osservi ogni moto, e i suoi pensieri Chi scopra e i detti suoi. Da quel ch’ei tenta Prendiam consiglio, e ad un rimedio estremo |
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DAN. |
(l’abbraccia) |
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Va: tutto alla tua fede io m’abbandono.
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ADR. |