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Pietro Metastasio
L'isola disabitata

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SCENA TERZA

 

Silvia sola

 

SILVIA

Che ostinato dolor! Quel pianger sempre

Mi fa sdegno e pietà. Prego, consiglio,

Sgrido, accarezzo, ed ogni sforzo è vano.

Ma l’enigma più strano è che, qualora

Consolarla desio,

Il suo pianto s’accresce, e piango anch’io.

Seguiamo almeno i passi suoi...

(nel voler partire s’avvede della nave.)

Ma... quale

Sorge colà sul mar mole improvvisa?

Uno scoglio non è. Cangiar di loco

Un sasso non potrebbe. E un sì gran mostro

Come valeggier! L’acqua divisa

Fa dietro biancheggiar! Quasi nel corso

Allo sguardo s’invola:

Porta l’ali sul dorso, e nuota, e vola!

A Costanza si vada:

Ella saprà se un conosciuto è questo

Abitator dell’elemento infido;

E almen...

(nel partire vede non veduta Gernando ed Enrico)

Misera me! Gente è sul lido.

Che fo? Chi mi soccorre? Ah... di spavento

Così... son io ripiena...

Che a fuggir... che a celarmi... ho forza appena.

(si nasconde fra’ cespugli)

 

 

 




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