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Pietro Metastasio L'eroe cinese IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA PRIMA
Appartamenti nel palazzo imperiale destinati alle tartare prigioniere, distinti di strane pitture, di vasi trasparenti, di ricchi panni, di vivaci tappeti e di tutto ciò che serve al lusso ed alla delizia cinese.
Lisinga ed Ulania; nobili tartari, de’ quali uno inginocchiato innanzi a Lisinga in atto di presentarle una lettera.
LIS. |
Del real genitore (prende la lettera) I cenni eseguirò. Quando dobbiate A lui tornar, farò sapervi. Andate. (partono i Tartari dopo gli atti di rispetto di lor nazione. Lisinga depone la lettera sul tavolino) Oh Dio! |
ULA. |
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LIS. |
Senza legger gl’intendo! Ecco l’istante Che ognor temei. Partir dovrem: quel foglio |
ULA. |
La nostra schiavitù; la patria, il padre Al fin si rivedranno. Amata erede Tu del tartaro soglio, alle speranze |
LIS. |
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ULA. |
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LIS. |
So che n’è degno assai; che il primo è stato, Che l’ultimo sarà; che, se da lui |
ULA. |
Da me fortezza. Io per Mintéo sospiro, E Mintéo non lo sa: forse per sempre Or da lui mi scompagno; |
LIS. |
Felice te, che puoi Amar così. Del mio Siveno anch’io Se potessi scordarmi... Ah, non sia vero! |
ULA. |
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LIS. |
Tu vuoi |