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Pietro Metastasio L'eroe cinese IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA PRIMA
Logge terrene, dalle quali si scopre gran parte della real città di Singana e del fiume che la bagna. Le torri, i tetti, le pagode, le navi, gli alberi stessi e tutto ciò che si vede, ostenta la diversità con la quale producono in clima così diverso non men la natura che l’arte.
SIV. |
Lasciami, caro amico; (disperato) |
Ah no, sì presto Non disperar. |
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SIV. |
Non ricusò l’impero? Il vero erede Oggi a scoprir non si obbligò? Che vuoi |
La tua costanza. |
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SIV. |
E creder puoi Che il trono io pianga? Il meritarlo è stato, Non l’ottenerlo, il voto mio. Si perda: Poca virtù bisogna Tal perdita a soffrir. Ma tu, che a parte Sei d’ogni mio pensier, tu, che col trono Il bell’idolo mio, la mia speranza, Tu, come hai cor di consigliar costanza? |
SIV. |
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Dove? |
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SIV. |
Quindi lontan. No, non potrei Pace qui più sperar. Di mie passate Felicità ritroverei per tutto Qualche traccia crudel. Mi sovverrebbe Qua, come accolse i voti miei; le dolci Querele in questa parte; in quella i cari Nuovi pegni d’amore; ogni momento Penserei quante volte e in quante guise Prima d’abbandonarmi; e intanto in braccio D’un felice rival su gli occhi miei... Ah! lasciami... |
Ove vai? (trattenendolo) |