LEAN.
|
Ah, vieni
Dell’età mia cadente
Delizia, onor, sostegno,
Vieni, mio re!
|
SIV.
|
Sono il tuo figlio. Il trono,
Signor non dessi a me: l’usurperei
Al mio liberatore. Il vero erede
Ecco in Mintéo; son troppo
Grandi le prove sue: dubbio non resta.
|
LEAN.
|
Leggi; e di’ se v’è prova eguale a questa. (gli dà un
foglio)
|
SIV.
|
Chi vergò questo foglio?
|
LEAN.
|
Livanio, il tuo gran padre.
|
MIN.
|
(Or chi son io?)
|
SIV.
|
(legge) “Popoli, il figlio mio
Vive in Siveno. Io dell’eroica fede
Che l’ha salvato, il testimonio io fui;
È Leango l’eroe: credete a lui.
Livanio.”
|
LEAN.
|
E ben?
|
SIV.
|
Son fuor di me. Ma dimmi...
(Appressatevi a noi). (a’ Cinesi che portano i
bacili, che s’appressano) Dimmi: ravvisi
Queste, tinte di sangue,
Regie spoglie infantili?
|
LEAN.
|
(inorridisce)
|
Aimè, che miro!
|
|
Donde in tua
man?
|
SIV.
|
Tutto saprai. Non era
Svenvango in queste avvolto, allorché il ferro
De’ ribelli il trafisse?
|
LEAN.
|
Oh Dio! non v’era. (con
impeto di passione)
|
SIV.
|
Come!
|
LEAN.
|
V’era il mio figlio.
|
SIV.
|
Il tuo! Chi mai,
Chi vel ravvolse?
|
LEAN.
|
Io stesso; ed io lo vidi
In tua vece spirar. Questo è l’inganno
Che ha serbato all’impero il vero erede.
|
SIV.
|
Oh, virtù senza esempio!
|
LIS.
|
Oh, eroica fede!
|
SIV.
|
E ti costa...
|
LEAN.
|
Ah, non più! Perché con queste
Rimembranze funeste un dì sì lieto
Avvelenar? Di queste spoglie a vista,
A vista di quel sangue, ah, non resiste
D’un padre il cor! Di riveder mi sembra
Fra gli empi il figlio mio; parmi che ancora,
Quasi chiedendo aita,
In vece di parlar, la pargoletta
Trafitta man mi stenda: i colpi atroci
Nella tenera gola
Rivedo, oh Dio! cader; tutte ho sul ciglio...
|
MIN.
|
Padre mio, caro padre, ecco il tuo figlio. (gli bacia
la mano con impeto di gioia e di tenerezza)
|
LEAN.
|
Che! (sorpreso)
|
MIN.
|
Tuo figlio son io. L’antico Alsingo
Mi salvò moribondo, e in quelle spoglie
Credé salvato il re. Parlano queste
Cicatrici abbastanza. Osserva. Il caro
Mio genitor tu sei. (mostrando le cicatrici della mano
e della gola)
|
LEAN.
|
Sostenetemi... Io manco... (le guarda, s’appoggia ma
non isviene)
|
ULA.
|
Oh stelle!
|
LIS.
|
Oh dèi!
|
SIV.
|
Ah, tu m’involi, amico, (a Mintéo)
Il caro padre mio!
|
MIN.
|
Ma rendo al trono
Un monarca sì degno. (accennando Siveno)
|
SIV.
|
Lascia, ah, lasciami il padre e prendi il regno! (stringendosi
al petto la mano di Leango)
|
LEAN.
|
Figli miei, cari figli, (abbracciando or l’uno or
l’altro)
Tacete per pietà. Non ho vigore
Per sì teneri assalti. Astri clementi,
Disponete or di me. Rinvenni il figlio,
Difesi il mio sovrano;
Posso or morir: non ho vissuto in vano.
|
|
CORO
|
|
Sarà nota al mondo intero,
Sarà chiara in ogni età,
Dell’eroe di questo impero
L’inudita fedeltà.
|