Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Metastasio
Lettere

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

21 - A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA

 

Vienna 14 giugno 1738.

 

Facciamo un poco di parentesi al mal umore: voi ne abbondate, io non ne ho penuria, e la materia è comunicabile. Se ce la fomentiamo a vicenda troveremo la via più corta per impazzare. Moto di mente e di corpo vuol essere per non affogarsi in questo pantano. Non si va a galla senza menar le braccia e le gambe. Questa è la miserabile condizione degli uomini: non possono liberarsi dalla faticapure rinunciando a tutte le felicità che promette l'avarizia e l'ambizione; e quando nulla si desideri, conviene ad ogni modo agitarsi per non imputridire come un'acqua stagnante. La tranquillità alla quale continuamente si aspira ha tanta solidità in rerum natura quanto l'imaginata età dell'oro e la sognata felicità degli dei d'Epicuro. Quindi vedete più miseri quelli appunto che abbondano di tutto ciò che a noi manca, perché, oltre i mali universali, soffrono quelli ancora che produce il soverchio riposo, il quale a conto lungo stanca e danneggia assai più di qualunque fatica. Dunque che dobbiam fare? Occuparci, scuoterci, e non crederci più infelici degli altri.

Ricordi ch'io scrivo a voi e ripeto a me stesso esposto pur troppo alle medesime malattie.

Salutate gli amici e tutti di casa e credetemi.

 

 




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License