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Pietro Metastasio Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
Ieri nell'entrare del giovedì un'ora e mezza dopo la mezzanotte passò all'altra vita il mio augustissimo padrone Carlo VI. Non occorre che vi dica di più per farvi concepire la mia desolazione. Gli ultimi giorni della sua vita preziosa ci hanno fatto conoscere il peso della nostra perdita, poiché non ci è stato momento in cui non abbia date prove di pietà, di costanza ed amore verso i suoi popoli. È spirato, adempiendo fin all'ultimo istante le parti di cristiano, di padre, di principe e di eroe. Le mie lagrime, che non ispargerò più giustamente, non mi permettono di dilungarmi. Mi trovo così oppresso dall'aspetto della pubblica disgrazia, che non sono ancora capace di esaminare le circostanze della mia. La sua infermità ha durato sette giorni ed alcune ore, ed è stata una infiammazione di stomaco mal conosciuta da' medici. Imploratemi costanza da Dio, che veramente non me ne sento abbastanza provveduto. Addio, caro amico.