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Pietro Metastasio
Nitteti

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SCENA QUINTA

 

Beroe sola.

 

 

Sembran sogni i miei casi. Ancor non posso

A me stessa tornar. Sappia Nitteti

Le mie felicità. Si sveli a lei

Che Sammete in Dalmiro... Eterni dèi!

Or mi sovviene: ella l’adora, ed io

Fin or nol rammentai! Ma in tal sorpresa

Se di me mi scordai, come di lei

Rammentar mi potea? Stelle! io mi trovo

D’un’amica rival! Che far? Se parlo,

S’irriterà: se taccio,

Tradisco l’amistà. Potrei con arte

Custodire il mistero

Senza tradir... No: chi ricorre all’arti,

Benché ancor non tradisca, è sul cammino:

L’artificio alla frode è assai vicino.

 

Non ho il core all’arti avvezzo;

Non v’è ben per me sincero,

Se comprar si deve a prezzo

D’innocenza e di candor.

Qual acquisto è che ristori

Dall’angustie, da’ timori,

Dal disprezzo di se stesso,

Dall’accuse d’un rossor? (parte)

 

 

 




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