SAMM.
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Come! sposo a Nitteti (turbato)
Beroe mi vuol?
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BER.
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Sì, caro prence, e prima (sollecita e affannata)
Che il sol giunga all’occaso.
Or non si tratta
Di grado, di decoro,
Di ragion, di dover. Quest’imeneo
Della tua vita è il solo prezzo: al padre
Io l’ho promesso; e il fatal colpo appena
Ho sospeso così. Non v’è più tempo
D’esaminar: salvati, vivi; io prego,
Io consiglio, io comando.
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SAMM.
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E ad altra sposa (con
ironia lenta ed amara)
Tranquillamente in braccio...
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BER.
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(con tenerezza)
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Ah, tu non déi
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Saper com’io mi senta
In questo punto il cor!
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SAMM.
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La tua costanza
Lo palesa abbastanza.
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BER.
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E ben, se vuoi, (con rassegnazione affettata)
Credi pur ch’io non t’amo. Al
nuovo laccio
Per punirmi t’affretta;
Conserva la tua vita, e sia vendetta.
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SAMM.
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Non è facile impresa
L’imitarti, o crudel.
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BER.
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Sarei pietosa
Se spirar ti vedessi? Ah,
prence amato, (con passione)
Volan gl’istanti; il re
m’attende. Ah, cedi
Al padre, al fato, al mio dolor!
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SAMM.
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(con ammirazione)
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Ch’io stringa
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Sposo altra man...
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BER.
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Sì, la tua Beroe il vuole.
(con dolcezza ed affetto)
L’arbitra, mel dicesti,
Son pur io del tuo cor.
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SAMM.
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(dubbioso)
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Che pena!
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BER.
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Io tremo,
Io palpito, io mi sento
Tutto il sangue gelar nel tuo periglio.
Prence, pietà: la chiedo (tenerissima)
Per quei teneri sguardi,
Per quei sospiri, onde a parlar fra loro
Hanno nei primi istanti
Le nostre incominciato anime amanti.
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SAMM.
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Aimè!
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BER.
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Sì, lo conosco, (con ilarità e fretta)
Sei già disposto a consolarmi. Al padre
Del lieto avviso apportatrice io
volo. (in atto di partire)
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SAMM.
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Ferma, Beroe. (con premura ansiosa)
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BER.
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Perché?
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SAMM.
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(risoluto)
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Troppo pretendi.
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Io non posso, io non voglio; io di Nitteti,
Rovini il ciel, non sarò mai
consorte.
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BER.
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Dunque della tua morte (grave, torbida e lenta)
Spettatrice mi vuoi? No; questa
pena (si slontana)
Per un’anima fida è troppo amara.
Guarda, se non lo sai, guardami, e impara. (snuda uno
stile)
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SAMM.
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Fermati! (movendosi per avvicinarsi e trattenerla)
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BER.
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Affretti il colpo,
Se d’un passo t’appressi. (solleva
il braccio in atto di ferirsi)
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SAMM.
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(arrestandosi)
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Ah, Beroe, ah, cara
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Parte dell’alma mia,
Pietà!
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BER.
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Quella che ottenni
Ti rendo, ingrato. (in atto di ferirsi)
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SAMM.
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(slontanandosi)
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Ah! no: prescrivi, imponi,
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Di’qual mi brami.
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BER.
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(con autorità)
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Ubbidiente al padre,
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Fido sposo a Nitteti, e de’ tuoi giorni
Rispettoso custode.
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SAMM.
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(con sommissione)
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E ben, deponi
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Dunque, o cara, l’acciar.
Pronto son io
Tutto, tutto a compir.
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BER.
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(autorevole)
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Giuralo.
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SAMM.
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(in atto supplichevole)
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Oh Dio!
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Che tirannia! Beroe, mia vita...
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BER.
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(grave, torbida e minacciosa)
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Ingrato!
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Dunque delusa io sono
Se di te m’assicuro?
Ah, vedimi morir. (risoluta in atto di ferirsi)
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SAMM.
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Fermati: io giuro.
Getta quel ferro: esecutor fedele
Sarò de’cenni tuoi; lo giuro a’ numi;
Lo giuro a te, cor mio.
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BER.
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(Oh vittoria crudel!) (getta lo stile e s’abbandona
come stanca) Sammete, addio. (in atto di partire)
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SAMM.
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Dove
sì presto?
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BER.
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Al re.
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SAMM.
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Sentimi almeno,
Pria che a lui t’incammini.
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BER.
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No, prence. I suoi confini
Ha la nostra virtù. Ne arrischia
il frutto
Chi quelli eccede. È l’abusarne
ormai
Temerità: fu cimentata assai.
Bramai di salvarti;
Già salvo ti vedo:
Dal Ciel più non chiedo;
Mi basta così.
Vuoi grato mostrarti?
Del duol tuo funesto
Proccura che questo
Sia l’ultimo dì. (parte)
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