- ATTO SECONDO
- Scena decima - Licida, Megacle
Precedente - Successivo
Clicca qui per nascondere i link alle concordanze
LIC. Intese
tutto Aristea?
MEG. Tutto. T'affretta, o prence;
soccorri la tua sposa.
LIC. Aimè, che miro!
Che fu?
MEG. Doglia improvvisa
le oppresse i sensi.
LIC. E tu mi lasci?
MEG. Io vado...
Deh pensa ad Aristea. (Che dirà
mai
quando in sé tornerà? Tutte ho
presenti
tutte le smanie sue). Licida, ah
senti.
Se cerca, se dice:
«L'amico dov'è?».
«L'amico infelice»,
rispondi, «morì».
Ah no! sì gran duolo
non darle per me:
rispondi ma solo:
«Piangendo partì».
Che abisso di pene
lasciare il suo bene,
lasciarlo per sempre,
lasciarlo così!»
Precedente - Successivo
Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License