Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Metastasio
Olimpiade

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena terza - Megacle, Argene

 

MEG. Deh secondate, o numi,

la pietà d'Aristea. Chi sa se il padre

però si placherà. Troppa ragione

ha di punirlo, è ver; ma della figlia

lo vincerà l'amore. E se nol vince?

Oh Dio! Potessi almeno

veder come l'ascolta. Argene, io voglio

seguitarla da lungi.

ARG. Ah tanta cura

non prender di costui. Vedi che 'l Cielo

è stanco di soffrirlo. Al suo destino

lascialo in abbandono.

MEG. Lasciar l'amico! Ah così vil non sono.

Lo seguitai felice

quand'era il ciel sereno,

alle tempeste in seno

voglio seguirlo ancor.

Come dell'oro il fuoco

scopre le masse impure,

scoprono le sventure

de' falsi amici il cor.

 




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License