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Pietro Metastasio Olimpiade IntraText CT - Lettura del testo |
Aspetto esteriore del gran tempio di Giove Olimpico, dal quale si scende per lunga e magnifica scala divisa in vari piani. Piazza innanzi al medesimo con ara ardente nel mezzo. Bosco all'intorno de' sacri ulivi silvestri, donde formavansi le corone per gli atleti vincitori.
CORO I tuoi strali terror de' mortali
ah! sospendi, gran padre de' numi,
PARTE DEL CORO Fumi il tempio del sangue d'un empio,
che oltraggiò con insano furore,
CORO I tuoi strali terror de' mortali
ah! sospendi, gran padre de' numi,
PARTE DEL CORO L'onde chete del pallido Lete
l'empio varchi; ma il nostro timore
ma il suo fallo portando con sé.
CORO I tuoi strali terror de' mortali
ah! sospendi, gran padre de' numi,
CLIST. Giovane sventurato, ecco vicino
de' tuoi miseri dì l'ultimo istante.
Tanta pietade (e mi punisca Giove
se adombro il ver) tanta pietà mi fai,
che non oso mirarti. Il Ciel volesse
che potess'io dissimular l'errore:
ma non lo posso, o figlio. Io son custode
della ragion del trono. Al braccio mio
illesa o vendicata a chi succede.
necessario è così, come penoso,
il dover con misura esser pietoso.
Pur se nulla ti resta
a desiar, fuor che la vita, esponi
libero il tuo desire. Esserne io giuro
fedele esecutor. Quanto ti piace,
figlio, prescrivi; e chiudi i lumi in pace.
non di giudice e re, que' detti sono,
non lo spero, nol chiedo, e nol vorrei.
di tal modo la sorte,
ch'io la vita pavento, e non la morte.
pria di spirar. Già ch'ei rimase in vita,
d'abbracciarlo una volta, e lieto io moro.
Megacle a me.
ALC. Signor, tu piangi! E quale
eccessiva pietà l'alma t'ingombra?
stupisco di me stesso. Il volto, il ciglio,
la voce di costui nel cor mi desta
un palpito improvviso,
che lo risente in ogni fibra il sangue.
Fra tutti i miei pensieri
la cagion ne ricerco, e non la trovo.
Che sarà, giusti dei, questo ch'io provo?