Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Metastasio
Il re pastore

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

SCENA SECONDA

 

Aminta, poi Alessandro ed Agenore con picciol séguito.

 

AMIN.

Perdono, amici dèi: fui troppo ingiusto,

Lagnandomi di voi. Non splende in cielo

Dell’astro, che mi guida, astro più bello.

Se la terra ha un felice, Aminta è quello.

AGEN.

(Ecco il pastor). (piano ad Alessandro)

AMIN.

Ma fra’ contenti oblio

La mia povera greggia. (da sé, in atto di partire)

ALESS.

(ad Aminta)

Amico, ascolta.

AMIN.

(Un guerrier!) Che domandi?

ALESS.

Sol con te ragionar.

AMIN.

Signor, perdona,

Qualunque sei: d’abbeverar la greggia

L’ora già passa.

ALESS.

Andrai, ma un breve istante

Donami sol. (Che signoril sembiante!) (piano ad Agenore)

AMIN.

(Da me che mai vorrà?)

ALESS.

Come t’appelli?

AMIN.

Aminta.

ALESS.

E il padre?

AMIN.

Alceo.

ALESS.

Vive?

AMIN.

No; scorse

Un lustro già ch’io lo perdei.

ALESS.

Che avesti

Dal paterno retaggio?

AMIN.

Un orto angusto

Ond’io traggo alimento,

Poche agnelle, un tugurio e il cor contento.

ALESS.

Vivi in povera sorte.

AMIN.

Assai benigna

Sembra a me la mia stella:

Non bramo della mia sorte più bella.

ALESS.

Ma in sì scarsa fortuna...

AMIN.

Assai più scarse

Son le mie voglie.

ALESS.

Aspro sudor t’appresta

Cibo volgar.

AMIN.

Ma lo condisce.

ALESS.

Ignori

Le grandezze, gli onori.

AMIN.

E rivali non temo,

E rimorsi non ho.

ALESS.

T’offre un ovile

Sonni incommodi e duri.

AMIN.

Ma tranquilli e sicuri.

ALESS.

E chi fra queste,

Che ti fremono intorno, armate squadre,

Chi assicurar ti può?

AMIN.

Questa, che tanto

Io lodo, tu disprezzi, e il Ciel protegge,

Povera, oscura sorte.

AGEN.

(piano ad Alessandro) Hai dubbi ancora?

ALESS.

(Quel parlar mi sorprende e m’innamora).

AMIN.

Se altro non brami, addio.

ALESS.

Senti. I tuoi passi

Ad Alessandro io guiderò, se vuoi.

AMIN.

No.

ALESS.

Perché?

AMIN.

Sedurrebbe

Ei me dalle mie cure: io qualche istante

Al mondo usurperei del suo felice

Benefico valor. Ciascun se stesso

Deve al suo stato. Altro il dover d’Aminta,

Altro è quel d’Alessandro. È troppo angusta

Per lui tutta la terra: una capanna

Assai vasta è per me. D’agnelle io sono,

Ei duce è di guerrieri:

Picciol campo io coltivo, ei fonda imperi.

ALESS.

Ma può il Ciel di tua sorte

In un punto cangiar tutto il tenore.

AMIN.

Sì; ma il Cielo fin or mi vuol pastore.

 

So che pastor son io

cederei fin or

Lo stato d’un pastor

Per mille imperi.

Se poi lo stato mio

Il Ciel cangiar vorrà,

Il Ciel mi fornirà

D’altri pensieri. (parte)

 

 

 




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License