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Pietro Metastasio Il re pastore IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA PRIMA
Grande e ricco padiglione d’Alessandro da un lato; ruine inselvatichite di antichi edifici dall’altro. Campo de’ Greci in lontano. Guardie del medesimo in vari luoghi.
Tamiri in atto di timore, Elisa conducendola per mano.
ELI. |
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TAM. |
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ELI. |
Io non t’intendo: |
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TAM. |
Da lungi il rischio: or che vi son, comprendo La mia temerità. |
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ELI. |
Perché? |
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TAM. |
La figlia Non son io di Stratone? |
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ELI. |
E ben? |
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TAM. |
Le tende Non son quelle de’ Greci? E se di loro |
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ELI. |
È follia. Chi vuoi che possa Scoprirti in queste vesti? E, se potesse Scoprirti ognun, che n’avverrebbe? È forse Un barbaro Alessandro? Abbiam sì poche Prove di sua virtù? Del re de’ Persi Non sai... |
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TAM. |
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ELI. |
Puoi tornar sola. Io nulla temo, e voglio Cercare Aminta. (incamminandosi verso il padigilione) |
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TAM. |
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ELI. |
Dunque mi segui. (incamminandosi come sopra) |
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TAM. |
Oh Dio! |
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No, non ho cor. |
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ELI. |
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TAM. |
Ah! senti.
Ch’io son... ch’io venni... Oh Dio! Che mai spiegar, che mai |