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Pietro Metastasio Romolo ed Ersilia IntraText CT - Lettura del testo |
Romolo, Ersilia, Valeria ed Ostilio
ROM. |
E fra tanti felici, (ad Ersilia) |
ERS. |
(Oh Dio!) |
OST. |
Né muover può l’esempio (a Valeria) |
VAL. |
(Oh amore!) |
ROM. |
Parla almen, principessa. |
ERS. |
Spettatrice, e non sposa Tu mi bramasti: io ti compiacqui. Or dirti |
ROM. |
D’ottener la tua mano, ove dal grande Tuo genitor non sia concessa; e questa Lodevole di figlia ammiro ed amo Esatta ubbidienza. Io delle prime Le istanze rinnovai. Deh, mentre attendo L’esito palpitando, ah! mi consola Tu fra i palpiti miei, tu dimmi intanto |
ERS. |
E non perder di tanti Il merito così. |
ROM. |
Qual fallo è il mio? |
ERS. |
A soffrir non son use, e non s’impara Tal linguaggio fra noi che presso all’ara. |
ROM. |
Ornata di virtù! Seconda, amico, L’impazienza mia. (ad Ostilio con premura) Vanne, dimanda, invia; vedi se giunge Il sospirato messaggier. Gl’istanti Son secoli per me. |
OST. |
Di te non meno Il popolo roman, che sposo in trono Vuol vedere il suo re. Già intollerante Pretenderia che tu volgessi ad altro |
ROM. |
Altro oggetto ch’Ersilia!... ah, non lo speri!
E questa del mio core |