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Pietro Metastasio Romolo ed Ersilia IntraText CT - Lettura del testo |
Ersilia, Ostilio, indi Valeria
OST. |
Or dal Senato |
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ERS. |
Sarà permesso A me vederlo? |
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OST. |
La tua dubbiezza. |
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ERS. |
Io voglio Seco parlar. |
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OST. |
Potrebbe |
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ERS. |
Per Roma, né per lui. Ma se pur vero, Come asseristi, è che dal mio dipende Di Romolo il volere, oggi regina Sarà la tua Valeria. |
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OST. |
Ah! dunque... |
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ERS. |
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Se mi secondan gli astri, un regio serto Ad apprestarti io vado. |
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VAL. |
A me? |
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ERS. |
Sì. Mia Non è la gloria: al generoso Ostilio Debitrice ne sono. Egli una degna |
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VAL. |
Grata io vi son; ma voi Disponete di me, quando non posso Di me disporre io stessa. Amo, il sapete, |
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ERS. |
Dell’altrui debolezza. Eh! miglior uso Facciam del nostro arbitrio; o almen, se tanto D’abbandonar ne incresce un laccio amato, Non accusiam di nostra colpa il fato.
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