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Pietro Metastasio Semiramide IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA PRIMA
Gran portico del palazzo reale corrispondente alle sponde dell’Eufrate. Trono da un lato, alla sinistra del quale un sedile più basso per Tamiri. In faccia al suddetto trono tre altri sedili. Ara nel mezzo con simulacro di Belo, deità de’ Caldei. Gran, ponte praticabile ornato di statue.
Vista di tende e soldati su l’altra sponda.
Semiramide creduta Nino, con guardie; poi Sibari
Che fuman l’are, che al solenne rito Che il re l’attende. (ricevuto l’ordine, parte una guardia: nel mentre che parla Semiramide, esce Sibari, guardandola con meraviglia) |
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SIB. |
(Io non m’inganno: è dessa). Lascia che a’ piedi tuoi... (s’inginocchia) |
SIB. |
È noto altrove Dell’impero de’ Battri unica erede, Qui scegliendo lo sposo, oggi decide Che il volto suo, che il suo retaggio accese. Tutta l’Asia mirar; ma non sperai In sembianza viril sul trono assiro |
SIB. |
Che fa? dov’è? |
Non rammentarmi. Abbandonai con lui La patria, il regno, il genitor, le nozze |
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SIB. |
Quando? |
SIB. |
Ma la cagione? |
Oh Dio! |
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SIB. |
(La so ben io). |
SIB. |
Qual fu poi la tua sorte? |
In mille guise Il brando strinsi, pascolai gli armenti: |
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SIB. |
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Il crede ognun: la somiglianza inganna Del mio volto col suo. |
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SIB. |
Ma come il soffre? |
SIB. |
(E quando spero |