Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Semiramide IntraText CT - Lettura del testo |
Semiramide, una guardia, poi Scitalce
Nol voglio udir: da questa reggia Ircano Parta a momenti. Egli perdé nel vile Ogni ragione all’imeneo conteso. Odi: Scitalce a me s’inoltri. (alla guardia, che parte) Io tremo Ripensando a Mirteo. Con quale orgoglio Or mi parlò! Non è suo stil. Che avvenne? Che vuol? Mi ravvisò? Principe, ah, siamo (a Scitalce, che giunge) In gran periglio entrambi: ho gran sospetto Che Mirteo ci conosca. Ai detti audaci, All’insolito sdegno, alle minacce Misteriose e tronche, io giurerei Ch’ei ci scoprì. Per questi istanti a pena, |
|
SCIT. |
|
Che giovi a me, quando ei mi scopra? Ah, pensa Io ridotta sarei. |
|
SCIT. |
Questa è tua cura. |
Ma, se senza tuo danno Tu potessi salvarmi, |
|
SCIT. |
La tua salvezza Non dipende da me. |
Da te dipende. |
|
SCIT. |
|
E che vuoi ch’io dica, |
|
SCIT. |
|
SCIT. |
(Che mai può dirmi?) |
Or senti: |
|
SCIT. |
Che! la mia man? |
Molto ancor che spiegarti. |
|
SCIT. |
(Oh tolleranza!) |
Tutto in pace sarà. Vedrà Mirteo Giustificato in noi l’antico errore. Non gli sarà Scitalce. E quando uniti Voi siate in amistà, l’armi d’Egitto, Le forze del tuo regno, i miei fedeli, Se ben scoperta io sono, Saran bastanti a conservarci il trono. |
|
SCIT. |
(Se men la conoscessi, Al certo io cederei). |
Perché non parli? |
|
SCIT. |
|
Tacesti assai: |
|
SCIT. |
|
SCIT. |
Vuoi dunque ch’io risponda? Odimi. Esposto Prima d’esserti sposo, esser vorrei. |
E questa è la mercede, |
|
SCIT. |
E ancor con tanto orgoglio... |
Taci: ingiurie novelle udir non voglio. Il brando al prigionier. Libero sei: Il tuo cieco furor. Vanne, ma pensa Ch’oggi, ridotta alla sventura estrema, Vendicarmi saprò: pensaci e trema.
Ricordati che sei, Che fosti un traditor, Ch’io vivo ancora. A un barbaro, che mai |