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Pietro Metastasio Siroe IntraText CT - Lettura del testo |
Emira sotto nome d’Idaspe, e detti.
EMI. |
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SIR. |
Solo Idaspe mancava a tormentarmi! |
COS. |
Mi serba il Ciel. (dà il foglio ad Emira, la quale lo legge da sé) |
LAOD. |
(Che inaspettati eventi!) |
EMI. |
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Tutto svelò. |
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SIR. |
Il germano |
COS. |
Dunque, perché non scopri L’insidiator? |
SIR. |
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EMI. |
Di mentita virtù copri il tuo fallo? A chi giovar pretendi? Hai già tradito L’offensore e l’offeso. Ei non è salvo; Interrotto è il disegno; E vanti per tua gloria un foglio indegno? Traditore! io vorrei... Ah! quest’impeti miei, (a Cosroe) |
LAOD. |
(Che ardir!) |
COS. |
Quanto ti deggio, amato Idaspe! (a Siroe) Impara, ingrato, impara. Egli è straniero, Tu sei mio sangue; il mio favore a lui, |
SIR. |
Difendermi non posso, e reo non sono. |
EMI. |
Via! Che pensi? Che fai? Chi giunse a tanto Può ben l’opra compir. Tu non rispondi? So perché ti confondi. Hai pena e sdegno Tutta l’infedeltà mi sia palese: Perciò taci e arrossisci, |
SIR. |
Solo Idaspe mancava a tormentarmi! |
COS. |
Giustifica l’accusa. |
Io non mentisco. |
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EMI. |
Siroe sarà. |
SIR. |
Ma questo è troppo, Idaspe. Non ti basta? Che vuoi? |
EMI. |
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SIR. |
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EMI. |
Di’ che il tuo fallo è mio. Di’ pur ch’io sono Complice del delitto; anzi che tutta |
COS. |
Ma lo sarebbe in van. Facile impresa L’ingannarmi non è. So la tua fede. |
EMI. |
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COS. |
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SIR. |
Difendermi non posso, e reo non sono. |
Al padre un giuramento? |
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LAOD. |
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COS. |
Io stesso ho qui veduto? |
EMI. |
Non è reo chi ha potuto Recar quel foglio, e si sgomenta e tace Quando seco io ragiono? |
SIR. |
Tutti reo mi volete, e reo non sono.
Farmi di più non può: |