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Pietro Metastasio Temistocle IntraText CT - Lettura del testo |
Lisimaco con séguito di Greci, e detti.
LIS. |
Monarca eccelso, in te, nemico ancora, La real maestà, ma dal tuo core, Grande al par dell’impero, un dono attende Maggior di tutti i doni. |
SER. |
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NEOC. |
(È Lisimaco?) (a Temistocle) |
(Sì). (a Neocle) |
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NEOC. |
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LIS. |
Il pubblico riposo, è de’ regnanti Interesse comun. Debbon fra loro Giovarsi in questo anche i nemici. A tutti Ché la speme d’asilo a’ falli alletta. Temistocle (ah! perdona, Amico sventurato) è il delinquente, Che cerca Atene. In questa reggia il crede; Pretenderlo potrebbe; in dono il chiede. |
NEOC. |
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SER. |
Messagger, non vogl’io qual sia la vera Cagion per cui qui rivolgesti il piede, Né quanto è da fidar di vostra fede. Dell’accorto tuo dir punto non copre L’ardir di tal richiesta. A me che importa Il riposo d’Atene? Esser degg’io De’ vostri cenni esecutor? Chi mai Questo nuovo introdusse Obbligo fra’ nemici? A dar venite Leggi o consigli? Io non mi fido a questi. Quelle non soffro. Eh! vi sollevi meno |
LIS. |
Ma di qual uso a voi Temistocle esser può? |
SER. |
Vi sarà noto, Quando si trovi in mio poter. |
LIS. |
Dunque non v’è? |
SER. |
Né, se vi fosse, a voi |
LIS. |
Troppo t’accieca |
SER. |
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LIS. |
È ver; ma... |
SER. |
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LIS. |
Io partirò; ma, tanto Questo disprezzo almen. |