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Pietro Metastasio Temistocle IntraText CT - Lettura del testo |
Serse, Sebaste, Temistocle e Neocle
SER. |
Credon, Sebaste, i Greci? Ah! cerca e spia Se fosse vero: il tuo signor consola. L’odio, che il cor mi strugge, Calmar potrebbe. |
NEOC. |
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NEOC. |
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Potentissimo re. (presentandosi dinanzi al trono) |
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SEB. |
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Non oltraggiano i numi i voti umani. |
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SEB. |
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SER. |
No, no: s’ascolti. |
Contro la sorte Cerco un asilo, e non lo spero altrove: Difendermi non può che Serse o Giove. |
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SER. |
Chi sei? |
SER. |
Di presentarti a me? |
Sì. Questo nome Qui è colpa, il so; ma questa colpa è vinta Da un gran merito in me. Serse, tu vai Temistocle cercando: io tel recai. |
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SER. |
Temistocle! Ed è vero? |
A’ regi innanzi Non si mentisce. |
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SER. |
Premio non v’è che ricompensi. Ah! dove, |
Già su gli occhi ti sta. |
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SER. |
Qual è? |
Son io. |
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SER. |
Tu! |
Sì! |
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NEOC. |
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SER. |
E così poco Dunque... |
Ascolta e risolvi. Eccoti innanzi Un esempio, o signor. Quello son io, Quel Temistocle istesso, Che scosse già questo tuo soglio, ed ora A te ricorre, il tuo soccorso implora. Non t’ignora sdegnato; e pur la speme D’averti difensore a te lo guida: Tanto, o signor, di tua virtù si fida. Sono in tua man: puoi conservarmi, e puoi Vendicarti di me. Se il cor t’accende Fiamma di bella gloria, io t’apro un campo Degno di tua virtù: vinci te stesso, Stendi la destra al tuo nemico oppresso. L’odio sospendi un breve istante, e pensa D’un nemico impotente, util l’acquisto D’un amico fedel, che re tu sei, Ch’esule io son, che fido in te, che vengo Vittima volontaria a questi lidi. |
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SER. |
Di virtù, di coraggio? A Serse in faccia Venir, fidarsi... Ah! questo è troppo). Ah! dimmi, Temistocle: che vuoi? con l’odio mio Cimentar la mia gloria? Ah! questa volta Non vincerai. Vieni al mio sen: m’avrai (scende dal trono e abbraccia Temistocle) Qual mi sperasti. In tuo soccorso aperti Saranno i miei tesori; in tua difesa S’armeranno i miei regni; e quindi appresso Fia Temistocle e Serse un nome istesso. |
Un eccesso parea la mia speranza, E pur di tanto il tuo gran cor l’avanza. Che posso offrirti? i miei sudori? il sangue? La vita mia? Del benefizio illustre Sempre saran minori |
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SER. |
Sia Temistocle amico La mia sola mercé. Le nostre gare Non finiscan però. De’ torti antichi Guerra con te più generosa io voglio.
Comincerà, se vuoi, Or che la gloria in noi Tu mio sostegno, ed io |