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Pietro Metastasio Temistocle IntraText CT - Lettura del testo |
SER. |
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Gran re. |
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SER. |
Di molto ancora Debitor ti son io. Mercé promisi A chi fra noi Temistocle traesse. Vengo a compir. |
Né tanti doni e tanti Bastano ancor? |
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SER. |
Onde superbo io sono, |
E vuoi... |
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SER. |
Corregger l’ingiustizia e sollevarti Ad onta sua. Già Lampsaco e Miunte, E la città, che il bel Meandro irriga, Son tue da questo istante; e Serse poi |
Deh! sia più moderato L’uso, o signor, del tuo trionfo; e tanto Temistocle arrossir. Per te fin ora Che feci? |
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SER. |
Che facesti! E ti par poco Fidarmi una tal vita? aprirmi un campo Onde illustrar la mia memoria? e tutto In Temistocle sol quanto perdei? |
SER. |
Tutto compensa La gloria di poter nel mio nemico |
Degni d’un’alma a sostener di Giove Le veci eletta! oh fortunati regni A tal re sottoposti! |
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SER. |
Odimi. Io voglio Seguir l’impegno. Al mio poter fidasti Tu la tua vita; al tuo valore io fido Il mio poter. Delle falangi perse Sarai duce sovrano. In faccia a tutte Vieni a prenderne il segno. Andrai per ora L’insolenza a punir: più grandi imprese Poi tenterem. Di soggiogare io spero, Con Temistocle al fianco, il mondo intero. |
SER. |
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Chi tanto a voi somiglia Custoditemi voi. Fate ch’io possa, Memore ognor de’ benefizi sui, Morir per Serse o trionfar per lui.
M’inviterà per te. |