Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Temistocle IntraText CT - Lettura del testo |
Serse, Sebaste, Rossane e poi Aspasia
ROSS. |
|||
SER. |
Ah! principessa, Chi crederlo potea? Nella mia reggia, Temistocle m’insulta. Atene adora, Se ne vanta, e per lei |
||
ROSS. |
(Torno a sperar). Chi sa? Potrà la figlia Svolgerlo forse. |
||
SER. |
Son miei nemici. È naturale istinto L’odio per Serse ad ogni greco. Io voglio Vendicarmi d’entrambi. |
||
ROSS. |
(Felice me!) Della fedel Rossane Tutti non hanno il cor. |
||
SER. |
Lo veggo, e quasi Del passato arrossisco. |
||
ROSS. |
Che, se Aspasia a te viene... |
||
SER. |
Aspasia! Ah! tanto Non ardirà. |
||
ASP. |
|||
ROSS. |
(Lo vedi |
||
|
Se tanto ardì? Non ascoltarla). |
||
SER. |
|||
|
|||
ASP. |
|||
SER. |
|||
ROSS. |
|||
SER. |
E vieni Tu grazie ad implorar? tu che d’ogni altro Forse più mi disprezzi? |
||
ASP. |
Ah no, t’inganni: Fu rossor quel rifiuto. Il mio rossore Un velo avrà, se il genitor mi rendi: Sarà tuo questo cor. |
||
ROSS. |
(Fremo). |
||
SER. |
E degg’io Un ingrato soffrir, che i miei nemici Ama così? |
||
ASP. |
Sol per poco i tuoi sdegni: ad ubbidirti Forse indurlo potrò. Mel nieghi? Oh dèi, Nacqui pure infelice! Ancor da Serse Niun partì sconsolato: io son la prima, Che lo prova crudel! No, non lo credo; Possibile non è. Questo rigore È in te stranier, ti costa forza. Ostenti Fra la natia pietà l’ira severa; Ma l’ira è finta e la pietade è vera. Ah! sì, mio re, cedi al tuo cor; seconda |
||
SER. |
|||
ROSS. |
(Ecco, delusa io sono). |
||
SER. |
Fa che il padre ubbidisca, e gli perdono.
La sorte sua potrà; Ma nol depongo ancor; Di tanta mia pietà; Che un trattenuto sdegno Sempre si fa maggior. (parte col séguito de’ satrapi e le guardie) |
||