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Pietro Metastasio Il trionfo di Clelia IntraText CT - Lettura del testo |
CLEL. |
Io più pace non ho; tutto m’ingombra Di timor, di sospetto: ove mi volgo, Ho presente Tarquinio. Il violento |
ORA. |
Clelia... |
CLEL. |
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ORA. |
Come! Perché? |
CLEL. |
Tutto saprai. |
ORA. |
Spiegati almen. |
CLEL. |
È la tua Clelia. Osò Tarquinio in queste Stanze inoltrarsi, osò scoprirsi amante. Troppo esposta io qui sono; |
ORA. |
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CLEL. |
M’ama... |
ORA. |
Che t’ami; E un disprezzato amore |
CLEL. |
A lui vicino |
ORA. |
Ah! taci: Non si può, non si dee. Qui tu sei pegno Della pubblica fé. L’unica io sono |
CLEL. |
Esposta alle sue frodi, in rischio sei Di perdermi per sempre, e sì tranquillo |
ORA. |
Sposa, or m’ascolta. Io non amai, non amo, Né son d’amar capace altro sembiante Che quel della mia Clelia. Adoro in lei La bell’alma, il bel volto, i bei costumi; Mille vite darei: ma... (non sdegnarti) Clelia cede alla patria. È Roma il sacro Nostro primo dover. Se Orazio ingrato Potesse un solo istante |
CLEL. |
Figlio di Roma! Il tuo parlar m’inspira Tenerezza e valor. Perdona; a torto T’imiterò; m’avrai |