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Pietro Metastasio
Il trionfo di Clelia

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SCENA SESTA

 

Clelia  e Larissa

 

LAR.

Troppo, amica, eccedesti.

Come creder potesti autor di tanta

Perfidia il padre mio?

CLEL.

Senza sua colpa

Non può Tarquinio...

LAR.

È qui Tarquinio il duce,

Non il sovran; sì temeraria impresa

Non tenterà. Conosce il padre, e intende

Che l’odio suo per sempre

Si renderia con l’attentato indegno,

O vinto o vincitor.

CLEL.

Ma, principessa,

Vien da Mannio l’avviso.

LAR.

Un sogno, un’ombra

Basta a turbar d’un fido amico il core.

Credimi, ei s’ingannò.

CLEL.

Lo bramo; e sento

Quanto poco è distante

Dal credere il bramar.

LAR.

Deh, più coi vani

Spaventi tuoi non tormentar te stessa!

CLEL.

(Orazio, oh Dio, partì!)

LAR.

Mannio s’appressa.

 

 

 




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