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Pietro Metastasio Il trionfo di Clelia IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA NONA
Porsenna e Tarquinio
(Respiro: al fin partì). Tempo è una volta Che il tuo sdegno real senta l’ingrata Ribelle Roma, e che allo scosso giogo Obbligata da te... Ma qual pensiero Ti sospende or così? |
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Rendon cotesti Romani tuoi la mia ragion confusa. L’apparenza gli accusa, Il contegno gli assolve. Orazio udisti? Non fa stupor la sua virtù feroce? In quella ferma voce, In quell’aperta fronte, In quel guardo sicuro, in quel sublime Intrepido parlar, chi d’innocenza, Chi mai di verità tutti i più grandi Luminosi caratteri non vede? |
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Troppo, o Porsenna, eccede Questa dubbiezza tua. Fu pur convinto Orazio innanzi a te. Per sua difesa Basterà dunque a lui Finger presagi e simular fermezza? |