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Pietro Metastasio Zenobia IntraText CT - Lettura del testo |
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Se del maggior pianeta L’aspetto luminoso Altri mirar desia, lo sguardo audace Non fissa in lui, ma la riflessa immago Ne cerca in fonte o in lago, ove per l’onda, Che i rai mal fida rende, O in sé parte di lor solo introduce, Scema il vigor della soverchia luce. Giovi l’arte anche a noi. Giacché non osa Mirarti, eccelsa Elisa, Rispettoso il pensier, le tue sembianze Va cercando in Zenobia; e, se non giunge A vederti qual sei, Parte almen di tua luce ammira in lei.
Qual de’ tuoi pregi, Elisa, Saria la luce intera, Se giunge ancor divisa Ad abbagliar così! Se que’ sublimi vanti, Che sparse avaro in tanti, In te, felice Augusta, Prodigo il Cielo unì! |