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Pietro Metastasio
Zenobia

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LICENZA

 

Se del maggior pianeta

L’aspetto luminoso

Altri mirar desia, lo sguardo audace

Non fissa in lui, ma la riflessa immago

Ne cerca in fonte o in lago, ove per l’onda,

Che i rai mal fida rende,

O in sé parte di lor solo introduce,

Scema il vigor della soverchia luce.

Giovi l’arte anche a noi. Giacché non osa

Mirarti, eccelsa Elisa,

Rispettoso il pensier, le tue sembianze

Va cercando in Zenobia; e, se non giunge

A vederti qual sei,

Parte almen di tua luce ammira in lei.

 

Qual de’ tuoi pregi, Elisa,

Saria la luce intera,

Se giunge ancor divisa

Ad abbagliar così!

Se que’ sublimi vanti,

Che sparse avaro in tanti,

In te, felice Augusta,

Prodigo il Cielo unì!

 

 




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