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Pietro Metastasio Adriano in Siria IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA TERZA
Osroa solo.
OSR. |
Dalla man del nemico Il gran pegno si tolga Che può farmi tremare, e poi si lasci Libero il corso al mio furor. Paventa, Orgoglioso roman, d’Osroa lo sdegno. Son vinto e non oppresso, E sempre a’ danni tuoi sarò l’istesso.
Sprezza il furor del vento Robusta quercia, avvezza Di cento verni e cento L’ingiurie a tollerar. E, se pur cade al suolo, Spiega per l’onde il volo, E con quel vento istesso Va contrastando in mar. (parte) |