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Pietro Metastasio Adriano in Siria IntraText CT - Lettura del testo |
LICENZA
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Cesare, non turbarti; a te non osa Somigliarsi Adrian. Quando al tuo sguardo Le sue vicende espone, Fa spettacol di sé, non paragone. Troppo minor del vero L’immagine sarebbe; e troppo chiare, Signor, fra voi le differenze sono. A lui diè luce il trono, La riceve da te. Fu grande e giusto Ei talvolta, e tu sempre. I propri affetti Ei debellò, tu li previeni. Ei scelse Tardi le vie d’onor, tu le scegliesti De’ giorni tuoi fin su la prima aurora. Lui la terra ammirò, te il mondo adora.
Non giunge degli affetti La turba contumace A violar la pace Del tuo tranquillo cor. Così del re de’ numi Fremon, ma sotto al trono, E ’l turbine ed il tuono, E le tempeste e i fiumi Nelle lor fonti ancor. |