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Pietro Metastasio Alessandro nell'Indie IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUINTA
Timagene
TIMAG. |
Ma qual sorte è la mia! Nacque Alessandro Per offendermi sempre. Anche in amore M’oltraggia il merto suo: picciola offesa, Che rammenta le grandi. Eh, l’odio mio Si appaghi al fine. Irriterò le squadre, Solleverò di Poro Le cadenti speranze: alla vendetta Qualche via troverò; ché il vendicarsi D’un ingiusto potere Persuade natura anche alle fiere.
O su gli estivi ardori Placida al sol riposa, O sta fra l’erbe e i fiori La pigra serpe ascosa, Se non la preme il piede Di ninfa o di pastor. Ma, se calcar si sente, A vendicarsi aspira; E su l’acuto dente Il suo veleno e l’ira Tutta raccoglie allor. (parte) |