Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Alessandro nell'Indie IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA DODICESIMA
Alessandro e detti.
ALESS. |
Per salvarti, o regina, Tentai frenar, ma in vano, D’un campo vincitor l’impeto insano. Non intende, non ode, Non conosce ragion. La rea ti crede, E, minacciando, il sangue tuo richiede. Ma non temer: mi resta Una via di salvarti. In te rispetti Ogni schiera orgogliosa Una parte di me: sarai mia sposa. |
CLEOF. |
Io sposa d’Alessandro! (sorpresa) |
ALESS. |
E qual altro riparo, Quando un campo ribelle Una vittima chiede? |
GAND. |
Eccola. (si palesa) |
CLEOF. |
(Oh stelle!) |
ALESS. |
Chi sei? |
GAND. |
Poro son io. |
ALESS. |
Come fra questi Custoditi soggiorni Giungesti a penetrar? |
GAND. |
Per via nascosa, Che il passaggio assicura Dalle sponde del fiume a queste mura. |
ALESS. |
E ben, che vuoi? Domandi Pietà, perdono? O ad insultar ritorni L’infelice regina? |
GAND. |
A che mi vai Rimproverando un disperato cenno, Fra’ tumulti dell’armi, in mezzo all’ire Mal concepito, mal inteso, e forse Crudelmente eseguito? È a me palese L’inumana richiesta Del campo tuo, che lei vuol morta; e vengo Ad offrirmi per lei. Porto all’insana Greca barbarie un regio capo in dono Io la vittima sono, Se il reo si chiede; io meditai gl’inganni; In me punir dovete Le insidie, i tradimenti: Son Cleofide e Asbite ambo innocenti. |
ALESS. |
(Oh coraggio! oh fortezza!) |
CLEOF. |
(Oh fede che innamora!) |
GAND. |
(Il mio re si difenda, e poi si mora). |
ALESS. |
(E fia ver che mi vinca Un barbaro in virtù? No). Poro, ascolta: Col tuo fedele Asbite Ti lascio in libertà. L’istessa via, Che fra noi ti condusse, Allo sdegno de’ Greci anche t’involi. |
GAND. |
E Cleofide intanto... |
ALESS. |
Cleofide è mia preda: Ritenerla potrei, potrei salvarla Senza renderla a te, ma, quando vieni Ad offrirti in sua vece, La meritasti assai. Dall’atto illustre La tua grandezza e l’amor tuo comprendo; Onde a te (non so dirlo), a te la rendo. |
CLEOF. |
Oh clemenza! |
GAND. |
Oh pietà! |
ALESS. |
D’Asbite io volo A disciogliere i lacci. Andate, amici; E serbatevi altrove a’ dì felici.
Se è ver che t’accendi (a Gandarte) Di nobili ardori, Conserva, difendi La bella che adori, E siegui ad amarla, Ché è degna d’amor. Di qualche mercede Se indegno non sono, La man che lo diede Rispetta nel dono: Non altro ti chiede Il tuo vincitor. (parte) |